Lenny Kravitz è rock. Recensione del concerto

 In IL SETACCIO

Per una sera c’è stato qualcosa di buono da respirare nell’aria a Milano. Si tratta della musica di Lenny Kravitz, che dopo un deludente concerto di un paio di anni fa all’Arena, torna per presentare il suo nuovo disco intitolato “Black and White America”. In un Forum di Assago gremito, il bello e bravo Lenny è salito sul palco con un paio di occhiali da sole e un cappello di lana intorno alle 21,15 del 21 Novembre, indossando jeans, anfibi, camicia a scacchi con sotto una canottiera nera, con appese al collo un infinità di catenine.

Carismatico come non mai, Lenny ha dato il via alle danze con il brano “Come on get it”, tratto dalla sua ultima fatica. Un pezzo rock and roll perfetto per gasare i fans fin dalle prime note. Le donne erano a dir poco in delirio, mentre alcuni maschietti (forse in soggezione di fronte a cotanta virilità) si sono lasciati andare a commenti del tipo “Tanto sei gay!”, “Sì ma non ti muovere così solo per far eccitare le donne” e simili. Kravitz – sicuro di sé come sempre – si è invece lasciato andare a balletti e mosse da vero sex symbol, giusto per non deludere le aspettative delle innumerevoli femmine presenti all’evento. Noi però, (seriamente) abbiamo davvero apprezzato la musica e un live che si è rivelato a dir poco travolgente.

Merito anche (o forse soprattutto) dei componenti del gruppo (sette elementi) che hanno dato il meglio di sé e di un’acustica stranamente eccellente. Da citare su tutti il bravissimo chitarrista solista Craig Ros, la divina bassista, il trombettista e il sassofonista, che durante gli assoli sono stati in grado di far venire davvero la pelle d’oca. Il concerto è proseguito con canzoni come “Always on the run”, la famosissima “American woman”, “It ain’t over til it’s over”, la trascinante “Mr. cab driver”, “Black and white America”, durante la quale, su un enorme schermo posizionato dietro la band, venivano proiettate immagini di un giovanissimo Lenny in compagnia della madre e di suo padre. E’ stata poi la volta di “Fields of joy” e della bellissima e davvero ben eseguita “Stand by my woman”, che ha dato vita a momenti di commozione generale. E poi ancora “Believe” e il singolo “Stand”, il quale dal vivo ci è sembrato molto più divertente e accattivante che nella versione studio (soprattutto perché non accompagnato da quell’orribile video che gira sui canali musicali). Il finale, prima del bis, è stato affidato alla mitica “Fly away” e alla sempre verde e stupenda “Are you gonna go my way”, che ha letteralmente mandato in delirio il Forum di Assago. Lenny è poi tornato sul palco per eseguire, in versione acustica, i brani “Push” e “I belong to you”, quest’ultimo cantato a gran voce da tutti, fomentati dallo stesso Kravitz.

Gran conclusione con “Lot love rule”, che Lenny ha suonato molto bene, trascinando il finale per più di un quarto d’ora, giusto il tempo per fare un bagno di folla generale da vera rock star, passando a salutare la gente sugli spalti, in fondo al palazzetto dello sport, arrampicandosi addirittura sulla pedana dove era situata la telecamera in mezzo al Forum (vedi foto). Gesti che hanno fatto divertire i fans, che si muovevano nel parterre per inseguirlo come cavallette impazzite, con le ragazze che si lanciavano dagli spalti solo per stringergli una mano, sfiorarlo, o per farsi concedere un sorriso smagliante.

Lenny ci ha piacevolmente stupito – nonostante la sua musica sia considerata a volte troppo commerciale in ambito rock – anche perchè, come accennavamo in precedenza, il live tenutosi all’Arena di Milano qualche anno fa non fu assolutamente così rock and roll e trascinante. Forse Lenny era semplicemente in gran forma, oppure (e qui sorge un dubbio) anche Kravitz è consapevole che “Black and white America” non è certo uno dei suoi album meglio riusciti. E allora perché non dare il meglio di sé in versione live per stimolare la gente a comprare anche il suo ultimo disco?

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