“Se fossi un uomo, oggi, avrei paura. Ecco perché, da femminista, difendo Salvo del Grande Fratello”. Dejanira Bada contro tutti, su Pangea

 In IL SETACCIO

Se fossi un uomo, oggi, avrei paura.

Avrei paura ad avvicinarmi a una ragazza. Avrei paura di dire a un amico “quella me la scoperei”, perché magari questo amico potrebbe sentirsi costretto a togliermi il saluto, a starmi alla larga, perché gli stanno inculcando che certe cose non soltanto non si devono dire ma non si devono neanche pensare.

Non voglio che le donne non trovino l’uomo dei loro sogni perché quell’uomo, a breve, non avrà più il coraggio di avvicinarsi o di fare un complimento per paura di essere denunciato.

Ho seguito la vicenda del Grande Fratello che è finita su tutti i giornali.

Salvo Veneziano, ex concorrente della prima edizione e partecipante al GF Vip 2020, una sera, nell’intimità del salotto, con un manipolo di suoi compari in vena di goliardia, ha detto testuali parole su un’altra concorrente (riporto tale e quale dal Corriere della Sera): “Io, se fossi stato single, c’era quella piccolina lì, quella tutta trasparente (Elisa De Panicis, ndr), con ‘sto culettino… quella si merita due schiaffi che le devi spezzare la colonna vertebrale — ha detto il signor Veneziano agli altri coinquilini divertiti —. Da staccarle la testa e lasciarla con solo la pelle sul letto perché le ossa me le sono bevute!». Gli amici ridono di gusto. Continua il suo spregevole monologo. “È proprio da maciullarla! Da scannarla! Quello non era vestito, era pelle! Io sono stato attratto che le ho visto l’intestino crasso attraverso i fuseaux!”.

Quando ho letto l’articolo sul Corriere, ho pensato che Salvo avesse un pochino esagerato.

Poi ho guardato la puntata di mercoledì sera in diretta per capire cosa fosse successo veramente e come avrebbe reagito Signorini. Ovviamente, hanno montato un caso e Signorini ci ha sguazzato, anche se sembrava seriamente scioccato per le parole di Salvo, che è stato prontamente squalificato. Signorini ha ripetuto più volte che nessuno voleva fare un processo, infatti il processo non c’è stato, bensì una condanna senza diritto di replica. Salvo è stato eliminato, e solo durante e a fine puntata gli hanno permesso di dire due parole. È stato condannato a priori, senza potersi spiegare, come in una vera e propria aberrante dittatura, in nome di un principio oggi considerato sacro ma in barba alle più basilari norme del diritto.

Agli altri tre ex GF, Patrick, Pasquale e Sergio, invece il processo è stato fatto, e solo perché pare abbiano riso invece di indignarsi. Hanno cercato di difendersi, dicendo che la loro era una risata nervosa, e che avevano già avvisato Salvo di smetterla e di non esagerare. Insomma, alla fine Signorini propone ai tre di andare in un centro antiviolenza a sentire i racconti di alcune donne che sono state vittime di soprusi.

A questo punto Pasquale si rifiuta e non accetta, dice di volersene andare, perché “non esiste che il suo nome venga associato a una cosa del genere”, perché lui è da sempre contro la violenza sulle donne e non ha certo bisogno di doverlo dimostrare a loro e in quel modo. E il bello è che anche Salvo, a detta sua e di tutti quelli che lo conoscono (compreso Signorini che alla fine lo ha pure abbracciato riconoscendo questo), è una persona gentile, altruista e che rispetta e ama da sempre le donne.

Dò ragione a Pasquale, lo appoggio e lo stimo per aver avuto il coraggio di dare contro al potente “giudice” Signorini, che nessuno ha mai il coraggio di contraddire. Inoltre, tutti e tre hanno detto di avere solo riso, ma non è vero, perché Sergio ha detto: “no, no, la lasci solo con la pelle così!”, mimando la scena. E Pasquale ha detto: “E con il midollo cosa ci fai?” E ancora: “Non aveva un vestito, aveva un costume da bagno!”

A questo punto guardo finalmente il video incriminato perché voglio capire meglio quello che è diventato un caso nazionale.

Guardo il video in compagnia di un uomo, un intellettuale, una persona che stimo e con un livello culturale alto, laureato, intelligente, sensibile.

Ridiamo.

Guardiamo il video e scoppiamo a ridere, perché Salvo dice quelle cose in un modo troppo simpatico e divertente, e la battuta “le ho visto l’intestino crasso attraverso i fuseaux” è semplicemente geniale.

Poi mi spavento, inizio a preoccuparmi, ma non perché sono donna, non perché ho riso, non perché mi sento offesa, ma perché mi metto nei panni degli uomini di oggi, che non possono più parlare tra amici e fare battute e mi dispiace per loro. Esistono degli spazi tradizionalmente privati, che non andrebbero violati. Quei discorsi da camerata in cui nessuno dovrebbe entrare, quella stessa camerata che si era creata quella sera al GF, dove quattro uomini, dopo una cena tra amici, circondati da delle fighe incredibili che giravano in mutande (e viva la libertà di girare in mutande!) dicono in maniera triviale, di notte, tra di loro, dimenticandosi delle telecamere, che una di loro se la sarebbero sbattuta alla grande.

Mi immagino un futuro in mano solo alle donne e pieno di uomini ormai castrati e mi dico che per fortuna, forse, quando avverrà, sarò già morta.

Perché io, da donna, non lo voglio un mondo che non sa più distinguere le battute e l’ironia, non lo voglio un mondo dove pure Zalone, in nome del politicamente corretto, è stato quasi crocefisso per una canzoncina.

Io durante l’adolescenza mi sono sempre trovata meglio con gli uomini, con i ragazzi, e con le ragazze che come me si trovavano meglio con i maschi, perché quelle che si scandalizzavano per certe cose, eravamo noi stesse a chiamarle “fighe di legno”.

Perché sì, i maschi si esprimono anche così, e fanno battute, e scherzano, e noi con loro. Perché quelli che stuprano davvero sono quelli che non accettano neanche nelle loro menti di pensare certe cose, e più impediamo a un uomo anche soltanto di pensarle certe cose, e più creeremo un mondo di frustrati castrati che poi prima o poi davvero esploderanno.

Le parole di Salvo erano ironiche, erano il suo modo ‘da bar’, ‘da spogliatoio’ di dire che quella bella ragazza era figa, che come ho sentito dire a tanti amici “se la sarebbe scopata a sangue”, un modo di dire, e non certo da prendere alla lettera.

Erano le parole di un pizzaiolo, che parla come mangia, come tanti, come la maggior parte, e scioccarsi vuol dire non aver mai messo il naso fuori dalle scuole private, fuori dagli oratori, fuori dalle case della gente bene.

Ma soprattutto, perché non si parla mai di quello che dicono le donne sugli uomini? Io ho sentito dire cose che Salvo in confronto è Papa Francesco.

Stiamo esagerando, e no, non lo voglio un mondo in mano alle donne con gli uomini sottomessi. Io voglio la parità, quella vera, quella che se Salvo può dire che le avrebbe spezzato la colonna vertebrale a furia di trombarla, lei può dire che glielo avrebbe succhiato fino a prosciugargli il midollo.

Io sono per la libertà, quella vera.

Io voglio lo stupratore in galera, e così gli uomini che picchiano le donne e viceversa; la parità degli stipendi, le donne libere di avere figli senza il timore di perdere il lavoro ma non voglio le lobby delle donne, delle lesbiche, dei gay, di nessuno.

Non voglio un mondo di eunuchi. Le donne non sono superiori agli uomini, così come gli uomini non sono superiori alle donne. Siamo diversi, e le diversità esistono, non siamo uguali, e meno male, altrimenti sai che noia! Nell’omologazione si perde la volontà di vivere.

Ho poche care amiche e non ho mai difeso le donne a spada tratta, perché le donne sanno essere delle vipere, delle stronze, non è che se una è donna è santa a prescindere.

Io sono una femminista che spesso non sopporta le femministe estremiste, come esistono neri che votano Lega e gay che odiano i Gay Pride.

Ci sono donne che – a differenza di molte – amano il sesso, e che amano essere guardate, e a cui piace se un operaio nel cantiere fischia loro dietro perché sono bone. E non si scandalizzano a essere prese a schiaffi sul culo durante il sesso. E fanno battute come: “mamma mia quanto era bono, mi sarei fatta prendere a pisellate in faccia!”.

Certo, se poi invece dei piselli arrivano gli schiaffi in faccia, quelli veri, certe donne sono le prime a denunciare e a lasciare il verme in questione. Altre non ci riescono perché purtroppo sono convinte di meritarlo, e quando riusciranno a mollare il marito violento (se quel bastardo non le ucciderà prima) dovranno andare in analisi pure loro per capire come mai hanno ritenuto giusto sopportare quello che hanno sopportato. Le tipiche donne che amano troppo della Norwood.

Il problema vero è che Salvo non si è accorto che i tempi sono cambiati e che è stato ingannato, perché ha detto quello che ha detto in un programma che sarebbe un reality sotto le mentite spoglie di una casa. Lo stesso Signorini ripete ai suoi concorrenti di essere sempre autentici, perché il suo programma è uno spaccato senza filtri della realtà. E poi li censura.

Speriamo di non dover arrivare presto a dire: tutti gli esseri umani sono uguali, ma le donne sono più uguali degli altri.

 

Articolo tratto da Pangea

 

“Se fossi un uomo, oggi, avrei paura. Ecco perché, da femminista, difendo Salvo del Grande Fratello”. Dejanira Bada contro tutti

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