Il meraviglioso filo invisibile che lega amore e morte, la recensione
Il meraviglioso filo invisibile che lega amore e morte.
Da: Libero Libro
Una vedova e il suo diario. Il marito, psichiatra, muore d’improvviso per un tumore a cinquantaquattro anni. Lei è un chirurgo e ha poco più di quarant’anni. Inizia a scrivere un diario per superare il dolore, proprio come il marito consigliava ai suoi pazienti. Scrive quello che prova, che sente, e lo scrive rivolgendosi a lui in prima persona. È come se fosse ancora con lei, gli parla, gli scrive tutto, cose che lui sa già, cose che non gli ha mai confessato prima.
Il prezzo da pagare per l’amore sicuramente è l’elaborazione del lutto quando si perde una persona che si ama, quando si è sicuri che mai più possiamo rivederla, toccarla, sentirla, solo respirarla.
Dejanira Bada in “IL silenzio di ieri” tratta della difficoltà nel lasciare andare che si è amato profondamente.