Hard Day’s Night dei Beatles, la recensione

 In IL SETACCIO

Mi ha fatto impressione segnare in agenda: “Martedì presentazione stampa Beatles”, perché ovviamente in agenda si abbrevia, si prende un appunto. Avremmo dovuto scrivere: “Presentazione alla stampa del film A Hard Day’s Night dei Beatles che arriva al cinema in versione restaurata 4K con audio rimasterizzato in occasione dei 50 anni dall’uscita,” un po’ troppo lungo, ne converrete. Ma segnare in agenda quel nome, Beatles, ci ha fatto sognare, per un attimo ci ha fatto tornare indietro per l’appunto di cinquant’anni, e ci siamo immedesimati in quei giornalisti che davvero ai tempi dovevano incontrare i Beatles, per una conferenza, per la presentazione di un nuovo disco o di un tour. Ma il sogno è durato poco. Al cinema Arcobaleno di viale Tunisia non c’era nessuno dei Beatles, neanche Paul, che è ancora vivo, così come Ringo. I Beatles non esistono più da tempo immemore, eppure sembra sempre che siano lì, pronti per fare un nuovo disco, pronti per tornare in tour, e se ne parla come se non si fossero sciolti, come se alcuni di loro non fossero già morti da un pezzo.

Il mito è rimasto vivo e vegeto e non sembra volersene andare, come se i Beatles avessero avuto un’aura, un’anima, chiamatela come volete, che sul serio vivrà in eterno, forse pure più di quella di Gesù, che sta passando un po’ di moda. Il paragone è volutamente esagerato perché se si parla dei Beatles non si può che esagerare, perché nessuno è mai riuscito a far impazzire il pubblico come hanno fatto loro, mandando in visibilio donne, ragazzine, ragazzini, uomini, bambini, nonne, madri, mogli, padri e chi più ne ha più ne metta. Sono stati il gruppo che ha cambiato la storia della musica, che ha spazzato via quel pensiero e modus vivendi conservatore che odorava di polvere; la prima rock band nel senso stretto del termine, i primi capelloni.

Insomma, impossibili da dimenticare, e su di loro è stato scritto anche troppo, quindi facciamola finita. “A Hard Day’s Night” dei Beatles che arriva al cinema in versione restaurata 4K con audio rimasterizzato in occasione dei 50 anni dall’uscita, come detto sopra, sarà nelle sale soltanto il 9, 10 e 11 giugno. Molti di voi lo avranno sicuramente già visto, ma vale la pena riguardarlo (soprattutto per l’ottimo audio), e sarebbe bello immaginare che saranno le nonne a portare al cinema i nipoti o le nipoti, per raccontare loro chi erano quei favolosi quattro per sentirle dire:

“No, tesoro, non come gli eroi dei fumetti.”

Un film che il British Film Institute ha inserito tra le cento pellicole più belle del secolo, che immortala la band in modo unico. Perché qui non siamo di fronte al classico documentario, ma a un vero proprio film dove i Beatles hanno recitato, improvvisato. Si vedono Paul, John, Ringo e George che si divertono, che cantano, ridono, corrono, che si prendono in giro, inseguiti dai loro manager (Norm, Norman Rossington e Shake, John Junkin) che li trattano in continuazione come dei bambini da tenere a bada. Uno sguardo esclusivo sui retroscena, che ci fa capire quanto fosse difficile essere i Beatles, la band più adorata al mondo. Una vita passata a nascondersi, a scappare, a travestirsi, a prendere in giro i giornalisti che facevano domande assurde e stupide.

La rivalità, le riflessioni sui ruoli, come quello di Ringo, che nel film è quello “bruttino” e non indispensabile al gruppo, e che viene spinto a fuggire e a provare cosa voglia dire vivere davvero nel mondo là fuori, quello reale, da un finto nonno di Paul, scorbutico e cattivo, ma simpaticissimo, interpretato da Wilfrid Brambell. Un film quasi comico, che quando uscì fece avvicinare ancora di più i fan alla band, dando al pubblico la sensazione di conoscerli davvero. Un film ironico accompagnato dall’omonimo album dei Fab Four che raggiunse all’epoca vendite da capogiro.

La trama? Semplice: “A Hard Day’s Night si apre con i Beatles che sono in viaggio dalla città natale di Liverpool a Londra, dove dovranno esibirsi in una trasmissione televisiva. Lungo la strada si trovano ben presto ad affrontare gli assalti dei fan, tanto da decidere di darsela a gambe e chiudersi in una stanza d’hotel. Ma le disavventure sono appena iniziate perché Ringo sparisce poco prima del concerto…”

Non vi basta, non vi attira? Be’, gli attori protagonisti sono i Beatles, scusate se è poco.

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