Meno male che esistono i dEUS

 In IL SETACCIO

In Italia i dEUS non hanno mai raggiunto la popolarità che meriterebbero. Eppure questo gruppo belga ha dato tanto alla musica dei giorni nostri. Tom Barman and company l’8 Dicembre 2011 sono saliti (nuovamente) sul palco dei Magazzini Generali per un’esibizione da ricordare. Nonostante Barman sembrasse aver bevuto qualche drink di troppo, i dEUS erano tutti in grandissima forma e ben felici di esibirsi dal vivo. Il live è stato preceduto da una band di apertura belga di nome SX, capitanata da una cantante bellissima e carismatica alle tastiere, che ha proposto un buon indie molto elettronico in compagnia di altri due membri, batterista e chitarrista. L’attesa però era tutta per l’affascinante e bravissimo Tom e i suoi mitici dEUS.

Alle 22,00 esatte la band è salita sul palco attaccando con la nuova “The final blast”, seguita da “The architect”, con un Barman molto carico che ha iniziato a sbattere nell’aria le sue storiche bacchette della batteria. Non è stato da meno neanche uno sfrenato chitarrista Mauro Pawlowski, che ci ha fatto semplicemente gasare e sognare durante i riff. Il concerto è poi proseguito sulle note di “Costant now”, “Oh your God” e la sensuale “Slow”. L’intro di “Instant street” ha scatenato un grande entusiasmo generale che è poi esploso sul fantastico finale, un giro di chitarra che non vorremmo finisse mai. E poi la travolgente “If you get what you want”, “Dark sets in”, fino ad arrivare al capolavoro “Bad timing” (da pelle d’oca) brano che ha chiuso la prima parte del conceerto.

I deus sono tornati sul palco dopo una breve pausa con “The end of romance”, “Sun Ra”, “Fell of the floor, man” e “Hotelounge (Be the death of me)”, per poi uscire di nuovo e rientrare con l’inno della band “Suds & Soda”. Un concerto di due ore bellissimo, con un ottimo audio e che ci ha permesso di ascoltare dell’ottima musica che manca da troppo tempo nel mercato discografico. La voce di Barman è unica e rara, il gruppo è unito più che mai e in perfetta sintonia. Tutti i presenti all’evento se ne sono andati soddisfatti e ben felici di sapere che i dEUS hanno ancora tanto da dare, nonostante il loro ultimo album intitolato “Keep you close” non sia paragonabile a dischi come “Pocket revolution”, “In a bar, under the sea”, ““Worst case scenario” o “The ideal crash”. Nel 2011 i dEUS sono ancora belli e incredibilmente bravi. È ora di far conoscere questo gruppo anche alle masse..

“The final blast”
“The architect”
“Costant now”
“Oh your God”
“Slow”
“Second nature”
“Instant street”
“If you get what you want” “Dark sets in”
“Magdalena”
“Ghost”
“Keep you close”
“Sister dew”
“Bad timing”

“The end of romance”
“Sun Ra”
“Fell of the floor, man”
“Hotelounge (Be the death of me)”

“Suds & Soda”

 

 

Foto di Sergione Infuso

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