Monty Python: fottutissimi geni

 In IL SETACCIO

Qualche sera fa è venuta a cena una mia amica. Tutta orgogliosa ha portato dei funghetti che aveva raccolto in montagna con tanto amore, con le sue manine, insieme a un signore che si diceva fosse un esperto fungaiolo. Li abbiamo cucinati e mangiati –in realtà io non mi sono fidata e ho fatto finta. A questo punto starete dicendo: “E chi se ne frega!”, giustamente, ma il collegamento c’è, state tranquilli, aspettate un attimo! Una volta mangiati i funghi (velenosi?), a tutti i presenti è subito venuto in mente lo sketch dei Monty Python tratto da “Il senso della vita”, quello della morte, tanto per capirci. Da un momento all’altro ci aspettavamo di vedere entrare dalla porta –non prima di aver gentilmente bussato– la vecchia signora con la falce, che con la sua mano scheletrica ci avrebbe indicato quei funghetti maledetti (invece della mousse al salmone), e io che cominciavo a dire: “Ma io non ne ho mangiati!”.

Insomma, i commensali seduti a tavola non erano neanche nati quando i Monty Python hanno esordito con i loro sketch alla BBC –e la mia amica e io non eravamo ancora nate neanche quando è uscito “Il senso della vita”– ma questi esilaranti attori, che un tempo erano giovani anche loro, non sono mai stati dimenticati, anzi, sono diventati dei veri e propri miti, che vengono citati ancora oggi, anche durante una semplice cena tra amici.

Perché sì, questi ragazzi erano e sono dei fottutissimi geni, dei precursori, (pensate che il termine “spam”, per esempio, è stato coniato da loro in uno sketch del Flying Circus) e ce l’hanno dimostrato anche ieri sera, il 20 Luglio 2014, quando siamo andati al cinema per assistere alla reunion di questi cinque brillanti idioti, in diretta via satellite in 1500 cinema del mondo dalla O2 Arena di Londra per un live show (in inglese sottotitolato) diretto da Aubrey Powell e prodotto da Fiz Oliver. Siamo entrati al cinema che l’umore non era neanche dei migliori, ma è bastato il pre-show per cominciare a ridere. Un pre-show in cui è stato scomodato addirittura Mick Jagger, intento a parlare con il suo manager che gli chiedeva quali canzoni avrebbe voluto mettere in scaletta, e che gli comunicava che Patrick era a Londra per la reunion dei Monty Python. Jagger a quel punto ha cominciato a chiedersi perché quattro vecchi babbioni rugosi dovessero ancora fare degli show, dimostrando non poca autoironia.

“Fuori uno ne rimangono cinque”, cita la locandina, perché uno di loro purtroppo se n’è andato anni fa, il grande Graham Chapman. Ma quelli rimasti, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones e Michael Palin, non si sono certo sottratti dal fare battute e dall’ironizzare anche sulla morte dell’amico. Perché i Monty Python sembrano essere gli unici esseri viventi sulla terra a non avere paura neanche della morte, tanto da farci una canzoncina proprio durante il finale. Non ho mai visto degli individui fottersene così alla grande della morte. Come se loro lo avessero capito bene che è tutto un gioco, che siamo qui per sbaglio, per caso, e che se ce la prendiamo per le cose brutte che ci accadono qui su questa terra, rovinandoci la vita, non siamo altro che dei poveri coglioni.

Durante lo spettacolo non sono mancati nuovi e vecchi sketch a dir poco esilaranti, soprattutto durante la seconda parte, dove hanno dato tutti il peggio, e dove è comparso anche Stephen Hawking, che in un video si è messo a cantare una canzoncina sull’universo e sul senso della vita volando in aria sulla sedia a rotelle e finendo dentro la Via Lattea, non prima di aver spinto giù per un fosso un giovane professore zelante, che invece si era messo a criticare il testo dei Monty Python, perché le informazioni  sull’universo non erano per niente esatte! E Hawking era anche presente all’O2 Arena di Londra, e quando l’hanno inquadrato, ha fatto davvero commuovere, perché i Monty Python sono capaci anche di questo, di far ridere e cantare pure lui, con la sua voce meccanica, che se ci pensiamo bene, sarebbe l’ultimo ad avere qualcosa per cui ridere. Invece no, perché lui, come questi cinque imbecilli, sembra aver capito come va presa la vita, come va vissuta: con ironia e passione. Perché è un gioco meraviglioso e chi la prende troppo sul serio è un coglione, dai, non fateci ripetere. Ma per chi non l’avesse ancora capito lo ribadiamo, sia mai che non abbiate ancora afferrato bene il concetto…

Terry Gilliam, (il geniale papà di capolavori come Brazil e L’esercito delle 12 scimmie) come al solito, si è dimostrato il più deficiente di tutti, quello che si è prestato a farsi sparare nella pancia facendo venir fuori le budella mentre penzolava dal soffitto, quello che si è messo a vomitare nel cappello per poi rimetterselo in testa. Quello che si è messo a scoreggiare come neanche il più becero Banfi della commedia pecoreccia anni settanta.

Il live si è rivelato essere una specie di musical in versione teatrale, dove non sono mancati balletti, canzoni, ballerine mezze nude, ballerini mezzi gay, che salivano sul palco tra uno sketch e l’altro. Sketch che sono stati fatti dal vivo proprio lì, all’O2 Arena (compreso quello del pappagallo) o trasmessi sul grande schermo dove è stato possibile rivedere all’opera anche Chapman, come in quello delle signore che rifanno su un prato la battaglia di Pearl Harbor, la partita a calcio tra filosofi, le Olimpiadi assurde di Monaco.

Non sono però mancati gli attacchi durissimi ma meritatissimi alla Chiesa Cattolica, e anche all’inquisizione spagnola. Duro attacco al Papa, trattato come l’ultimo dei pirla, e al non uso degli anticoncezionali. Il messaggio era: se non usate i preservativi e volete continuare a figliare come i conigli trasmettendovi pure le malattie, siete dei coglioni, come sopra. I Monty Python non le hanno mai mandare a dire. Sono sempre stati irriverenti, hanno sempre preso in giro tutto e tutti, e nonostante l’età (e la morte che si avvicina pure per loro) non sono cambiati per niente. Anzi, questi cinque bastardi sembrano proprio non sentirla l’età che avanza! Che il segreto sia prendere la vita proprio come la prendono loro?

 

 

Tratto da Jaymag.it

Recommended Posts
Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.